Era il 1965 quando un gruppo di 18 olivicoltori di Blera, piccolo Comune in Provincia di Viterbo, decise di unirsi per abbattere i costi di produzione e poter acquistare moderni impianti di estrazione. Nasce così la Cooperativa Agricola Colli Etruschi. Il nome è un omaggio a questa terra antica in cui gli Etruschi hanno portato la coltivazione dell’olivo.
Il territorio dove dimorano i nostri olivi occupa le aree periferiche del settore sud-occidentale del vulcano di Vico. Blera stessa sorge su uno sperone costituito da una massiccia bancata di tufo rosso a scorie nere Vicano, profondamente incisa dal torrente Biedano e dal Rio Canale. Nel territorio affiorano colate laviche e depositi vulcanici di colata piroclastica. In alcuni rilievi collinari emergono dalla coltre vulcanica terreni sedimentari più antichi con calcari marnosi, marne argilliti e arenarie.
Tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio dei ‘90 si sono aperti alla commercializzazione e al confronto. Per affrontare al meglio il mercato hanno fatto nuovi investimenti e pensato a una totale riorganizzazione aziendale operando una serie di scelte condivise dai soci volte al raggiungimento di standard qualitativi elevati.
Il loro obiettivo primario è il mantenimento dell’alto livello qualitativo raggiunto dal nostro Olio Extra Vergine d’Oliva che nel 2014 è arrivato ad aggiudicarsi il titolo di olio mondiale assegnato dalla prestigiosa guida Flos Olei. Per questo hanno condotto un costante lavoro volto a orientare e assistere i nostri soci nel miglioramento, valorizzazione e qualificazione della produzione olivicola adottando disciplinari di qualità e garantendo, in caso di necessità, assistenza tecnica per i lavori agronomici.
Oggi continuano il loro progetto condiviso con i nostri 330 soci che coltivano oltre 40.000 piante distribuite su 800 ha siti nel territorio di Blera e nei suoi immediati dintorni. Le cultivar sono quelle storiche, da sempre radicate in queste antiche terre Etrusche: Canino, Frantoio e Leccino. Ampi alberi che respirano la brezza marina e affondano le radici nella scura terra vulcanica.
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